Le scuole, ai sensi dell’OPCM 3274 del 2003 e relativi recepimenti regionali, sono collocate tra gli edifici strategici, quindi tra gli immobili per cui le amministrazioni competenti (comuni e province) avrebbero dovuto far redigere una verifica di vulnerabilità sismica. L’obbligo normativo si limita purtroppo a queste verifiche e non impone la conseguente messa in sicurezza. Effetti normativi successivi hanno consentito lo stanziamento di fondi per interventi “leggeri” su edifici scolastici, e molte amministrazioni hanno quindi avviato appalti per eliminare alcune criticità, come ad esempio la messa in sicurezza per il crollo di controsoffitti o lo sfondellamento dei solai. Infine dal primo gennaio 2017 è d’obbligo aggiornare in modo continuo, per ogni edificio scolastico, un fascicolo elettronico con i dati relativi ad eventuali interventi sull’edilizia o le strutture, gli impianti etc. In questo fascicolo dovrebbero, ripeto dovrebbero, essere contenuti anche i dati relativi alla classificazione sismica o il dato relativo alla vulnerabilità.